Parre è il più antico centro delle Orobie Orientali e storico capoluogo della pastorizia valligiana.
Comune di 2.683 abitanti situato sulla destra orografica del fiume Serio, in Val Seriana, Parre è composto da un grazioso centro storico dove è situata la Chiesa Parrocchiale di San Pietro, nella quale sono conservate numerose opere del Fantoni, tra le quali segnaliamo il coro ligneo e il magnifico altare maggiore e una stupenda pala cinquecentesca, ad opera di Giovan Battista Moroni.
Diversi sono i monumenti di importanza storica che troviamo all’interno del Comune, come l’arco di San Cristoforo (inserito in una casa del 1500 sulla quale è posto un interessante affresco del Santo), piazza San Rocco, dove è posta l’antica chiesa dedicata al Santo, la cui origine risale alla fine del ‘400 e poco distante troviamo anche il Parco Archeologico e Antiquarium Parra Oppidum degli Orobi, che illustra la vicenda secolare dell’Oppidum e le attività che si conducevano, in particolare quella metallurgica. Infine, a vegliare sul piccolo comune troviamo la chiesa di Sant’Antonio, posta in posizione dominante sul Monte Alino.
Da non perdere assolutamente, inoltre, il viaggio all’interno delle miniere di Parre. Un’esplosione vulcanica magica di oltre 200 milioni di anni fa.
La geologa di Gromo San Marino Mariantonia Ferracin le descrive così: «Qui a Parre c’è una mineralizzazione particolare: a differenza delle miniere grigie e carbonatiche è un mondo particolare, con rocce rosso sangue che per qualche anno sono state un mistero. Poi, grazie agli studi del Dipartimento di Scienze della Terra Ardito Desio di Milano si è compresa quale fosse la loro origine. Sono depositi triassici di origine vulcanica». Fa da entrata alle miniere la galleria Santa Barbara che si snoda per 425 metri. Dal punto di vista emotivo dà la sensazione di vedere il pianeta che respira, e non una roccia sedimentaria che è lì da milioni di anni.
Non si può ritenere conclusa un’esperienza in questo Comune senza aver assaggiato un piatto fumante di Scarpinocc, bandiera e tradizione enogastronomica di Parre oltre che peculiarità del Paese. Si tratta di ravioli con ripieno, conditi con formaggio e burro fuso, tanto squisiti da attirare numerosi acquirenti anche da fuori provincia.
La peculiarità degli scarpinocc sta nel fatto che a differenza dei ravioli bergamaschi (chiamati casoncelli) il ripieno è rigorosamente di magro cioè composto da pane grattugiato, formaggio e spezie, mentre il casoncello bergamasco permette anche la carne e uva passa.
Ogni anno nel mese di Agosto si volge l’imperdibile sagra degli Scarpinocc, giunta quest’anno alla sua 58° edizione e seguitissima dagli appassionati e dai buongustai.
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